Spetterà al nuovo Governo regionale della Campania che uscirà dalle urne a marzo, mettere mano al nuovo ordinamento legislativo in fatto di turismo. Lo ha messo in evidenza Maurizio Maddaloni, presidente di Confcommercio Campania, commentando lo stallo che vive il comparto nella regione, dovuto anche alle vicissitudini dell'assessorato al settore che negli tre ultimi anni ha visto succedersi ben tre assessori. "Dopo aver bocciato senza appello il testo di riforma regionale del comparto turistico varato a sorpresa e senza consultazione alcuna delle categorie imprenditoriali e delle parti sociali – ha spiegato Maddaloni – abbiamo sottoposto all'assessore Marone un elenco di cose da fare prima dell'inizio della campagna elettorale. Ma spetterà alla nuova maggioranza politica a dare attuazione alle riforme e riavviare subito il confronto con le imprese e le parti sociali". Intanto, fa notare l'imprenditore napoletano, alla Bit era già estate e i pacchetti turistici erano già belli e chiusi. La Confcommercio ha comunque avanzato le sue richieste per il rilancio delle attività turistiche in Campania: attuazione del disciplinare del marchio di qualità per le strutture turistiche; istituzione della scuola di alta formazione sul turismo e soprattutto la realizzazione di specifiche azioni di contrasto alla crisi economica ed occupazionale, anche attraverso l'utilizzo di risorse previste dal Fesr 2007-2013. "Un pacchetto di richieste condivise con Confindustria-Federturismo e Confesercenti-Assoturismo – ha aggiunto Maddaloni – a testimonianza, ancora una volta, della necessità di fare sistema e lavorare compatti per il raggiungimento di obiettivi comuni". Da attuare poi, il piano di co-marketing già realizzato dall'ente regionale, e da calibrare secondo le reali esigenze operative dei tour operator internazionali.