Non parlano di flop ma quasi, gli operatori turistici napoletani che in una lettera all'assessore regionale al turismo, Riccardo Marone, criticano fortemente i risultati legati a Ritorno al Barocco, la grande mostra che caratterizzerà la stagione invernale in Campania. "I dati di presenze nelle strutture alberghiere e quelle registrate ai botteghini dei sette musei coinvolti nell'ambizioso Ritorno al Barocco – hanno scritto il presidente di Federalberghi Napoli, Salvatore Naldi ed il leader della sezione turismo dell'Unione Industriali, Mario Pagliari – hanno sconfessato le nostre speranze e le legittime attese di quanti avevano lavorato al progetto che aveva tra i suoi obiettivi un rilancio del turismo nella nostra città". Al contrario, nei giorni scorsi Marone aveva esaltato i risultati registrati nel corso delle festività natalizie, e legati all'evento. Gli operatori invece ne criticano i tempi di programmazione: "Allestire eventi e darne notizia in maniera parziale, imprecisa e tardiva significa compiere sforzi inutili. I turisti hanno bisogno di conoscere con mesi di anticipo cosa accade, dove accade, quanto costa. Una nostra statistica rileva che appena il 5 per cento dei clienti all'arrivo nelle nostre strutture dal 18 dicembre era a conoscenza di Ritorno al Barocco. Ormai i moderni mezzi di comunicazione sono quelli telematici e ad essi bisogna indirizzarsi". L'invito ora, è quello di discutere insieme, senza polemiche a mezzo stampa, per "avviare un serio e approfondito esame delle cause di un risultato quasi fallimentare che, al di là della indiscutibile validità dell'iniziativa".