Ci vorrà ancora del tempo per arrivare alla ‘metropolitana dei cieli’, ma si tratta comunque di un primo passo verso i cosiddetti ‘aerotaxi’. All’Aeroporto di Bologna è stato presentato lo studio di fattibilità di UrbanV per il primo ‘vertiporto’ dell’Emilia-Romagna. UrbanV si occupa di realizzare questo tipo di infrastrutture nelle quali si svilupperanno poi i servizi, coordinati dall’Ente nazionale assistenza al volo (Enav): dal trasporto delle merci (anche in ambito sanitario) a quello dei passeggeri.
L’obiettivo del progetto è di verificare la possibilità di realizzare uno spazio, dedicato al decollo e all’atterraggio di droni e di elicotteri a batteria elettrica, da mettere in rete con altri hub in tutto il territorio regionale.
“È partito un percorso che nel giro di qualche anno ci porterà ad avere questa modalità di trasporto sostenibile, ecologico, elettrico e sicuro – ha detto Nazareno Ventola, AD dell’Aeroporto di Bologna – Va creato un ecosistema di punti nel territorio per far sì che siano collegati. Partiremo con le realizzazioni non prima di due anni”.
Una rete diffusa che mira a modificare il modo di spostarsi in città e tra le città: una volta terminata la fase di analisi e studio potrà prendere il via quella per la progettazione, che dovrà appunto essere legata allo sviluppo di tutta la rete degli hub sul territorio nazionale collegati tra loro. L’obiettivo è di arrivare ai Giochi olimpici invernali di Milano e Cortina, nel 2026, con la possibilità di trasferire le merci nei taxi aerei.
“Credo sia grande opportunità per questo territorio – ha sottolineato Stefano Bonaccini, presidente dell’Emilia-Romagna – che per posizione e per presenza di distretti industriali, turistici e fieristici può vedere nel settore un’opportunità, poiché permette di velocizzare il trasporto di persone e merci togliendo una parte del traffico veicolare a terra”.