Lunedì 16 marzo a Ravenna si parlerà di ‘couponing’, ovvero la vendita di coupon a prezzi scontatissimi per usufruire di prestazioni nel settore turistico e della ristorazione, oppure la cosiddetta ‘sharing economy’ che attraverso l’home restaurant ed il social food propone soluzioni alternative alla ristorazione tradizionale.
“Si tratta di nuove formule per fare e vendere prodotti turistici e della ristorazione – sottolinea Esmeralda Giampaoli, presidente Fiepet-Confesercenti – che però potrebbero nascondere, dietro a prezzi talvolta esageratamente bassi ed alla facilità di utilizzo, una significativa contrazione della qualità dei prodotti offerti e quindi una forma di concorrenza sleale per chi svolge le stesse attività in modo tradizionale, ma con ben altri livelli qualitativi”.
Nel sistema del couponing si rinuncia spesso alla qualità in nome della quantità, presentando offerte allettanti a basto costo, realizzate però con prodotti scadenti e presentati senza cura. Si punta sul numero dei clienti più che sulla fidelizzazione.
L’home restaurant, al contrario, sembra puntare sulla qualità del prodotto offerto e sulla diversità e le caratteristiche del contesto. Ma con formule di pagamento, fatturazione, tassazione e controlli sull’igiene ancora ‘nascosti’, almeno quanto le case in cui si svolgono pranzi e cene per pochi clienti e per pochi giorni al mese.
“L’Italia – conclude la Giampaoli – ha una tradizione riconosciuta ed apprezzata a livello mondiale nella ricezione turistica e soprattutto nella ristorazione. Crediamo che vada tutelata nell’interesse della clientela e degli stessi operatori del settore”.
L’appuntamento è alle 10.30, nella sala assemblee della Confesercenti, in piazza Barberini,7 a Ravenna.