Fiavet ha aperto un conto corrente per sostenere le aziende colpite dall’alluvione dell’Emilia Romagna. “Sappiamo che i nostri associati sapranno rialzarsi da questa calamità che li ha colpiti, ma sappiamo anche che, finito il momento di spalare il fango, non si ha più l’attenzione dei media e molti passano oltre, proprio adesso che c’è maggiore bisogno – afferma il presidente di Fiavet-Confcommercio, Giuseppe Ciminnisi – E’ proprio ora che si passa alla reale ricostruzione, rimettendo in piedi le aziende, le infrastrutture, ripristinando gli uffici, riconquistando i clienti dubbiosi sulle prenotazioni estive, e per farlo c’è bisogno di sostegno concreto”.
Fiavet-Confcommercio si è confrontata con la dirigenza della Fiavet Emilia-Romagna che si è attivata immediatamente contattando le singole imprese per dare supporto, assistenza, e capire l’impatto avuto a seguito dell’alluvione. Chiaramente i dati emersi non sono assolutamente positivi. La Giunta Nazionale ha quindi deliberato di attivare una raccolta fondi a sostegno delle imprese della categoria. Per sostenere questa causa con una donazione si può utilizzare il conto corrente dedicato aperto presso la BBC – Banca di Credito Cooperativo intestato a Fiavet il cui iban è: IT45M0832703247000000001855 Causale: Romagna 2023.
Fiavet sottolinea anche la trasparenza del conto corrente charity, un tipo di fondo che viene messo a disposizioni dagli istituti di credito solo per i soggetti autorizzati in caso di calamità naturali su cui vigono regole di controllo e trasparenza. Per qualsiasi raccolta fondi il soggetto che effettua la raccolta deve essere tra quelli autorizzati tra cui, ad esempio le associazioni e le federazioni come Fiavet, mentre nessuna azienda privata è autorizzata ad aprire un conto del genere, e ogni raccolta su conto corrente privato non è in alcun modo riconosciuta nella normativa italiana, né vigilata da controllo sulla redistribuzione dei fondi acquisiti. “E’ una specifica importante perché per visibilità spesso si lanciano raccolte che non si sa se vengono riassegnate a chi ne ha bisogno, in che misura e metodologia”, conclude il presidente Fiavet.