Italia candida Portici Bologna a patrimonio Unesco

Saranno i portici di Bologna a rappresentare la candidatura italiana alla Lista del Patrimonio Mondiale dell’Unesco per il 2020. Il via libera è arrivato dal consiglio direttivo della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco facendo esultare una città che nei portici a correre lungo le sue vie e le sue piazze trova tracce della sua identità più intima e vera.

La decisione della Commissione è “un grande e meritato traguardo per Bologna – spiega il sindaco, Virginio Merola – un risultato di tutta la città. Bologna, ancora una volta, ha saputo esprimere il suo carattere più profondo: la capacità di collaborare assieme e uniti verso un obiettivo, il cui esito sarà annunciato nel 2021. In particolare con la presentazione della candidatura a patrimonio dell’Unesco i portici vengono riconosciuti come un elemento identificativo della città di Bologna, sia dalla comunità che dai visitatori e sono un punto di riferimento per uno stile di vita urbano sostenibile, in cui gli spazi religiosi e civili e le abitazioni di tutte le classi sociali sono perfettamente integrate”. Un reticolo di 62 km – di cui 42 soltanto nel centro storico.
Nel dettaglio nel dossier della candidatura sono contenuti il portico di San Luca, quello di Santa Caterina, via e piazza Santo Stefano, il Baraccano, via Galliera e via Manzoni, Via Zamboni, i portici del Pavaglione e di Piazza Maggiore, il portico della Certosa, via Farini e Piazza Cavour, il quartiere Barca, l’edificio del Mambo-Museo di arte moderna e Strada Maggiore.
“La decisione presa dalla commissione – aggiunge il ministro per i Beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini – è un motivo di orgoglio e veramente una bella notizia per Bologna e per l’Italia. I portici sono straordinari e unici e sono sicuro che con la loro bellezza conquisteranno il mondo”.

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