Musei Civici Bologna ora anche sulla piattaforma Google Arts & Cultur

Il Settore Musei Civici Bologna è da oggi su Google Arts & Culture, la piattaforma su cui musei, istituzioni non profit e archivi condividono tesori, storie, conoscenza e partecipazione con un pubblico globale online. Su questa piattaforma, disponibile gratuitamente sul web da laptop e dispositivi mobili (iOS e Android), si possono ammirare arte, storie e meraviglie culturali di tutto il mondo.
Attualmente Google Arts & Culture supporta oltre 2.000 organizzazioni culturali in più di 80 paesi, più di 200.000 immagini digitali ad alta risoluzione di opere d’arte originali, 7 milioni di reperti di archivio, più di 1.800 acquisizioni di immagini di musei per Street View e oltre 3.000 esposizioni online a cura di esperti. Tutto questo raccolto in un’unica esperienza unificata.

Adesso è possibile immergersi anche nelle collezioni permanenti dei Musei Civici felsinei attraverso un’iconoteca digitale di 127 opere e 5 temi di narrazione (origine delle collezioni, donne nella storia, cura del corpo, cibo e industria della seta) per scoprire la storia sociale, artistica, culturale e l’evoluzione di Bologna e del suo territorio nel corso dei secoli fino ai giorni nostri, valorizzando il Settore Musei Civici Bologna con questi percorsi tematici trasversali, il progetto di creazione del sistema museale cittadino e metropolitano e anche favorendo itinerari di turismo culturale.

Tutti i contenuti sono disponibili in italiano e in inglese:
artsandculture.google.com/partner/comune-di-bologna?hl=it (versione italiana)
artsandculture.google.com/partner/comune-di-bologna?hl=en (versione inglese)
La traduzione in lingua inglese è stata realizzata attraverso l’utilizzo dell’app Gemini, il modello di intelligenza artificiale di Google.

I Musei Civici di Bologna scelgono di presentare il proprio patrimonio anche su Google Arts & Culture condividendo la missione del progetto internazionale per rendere la cultura accessibile a chiunque e ovunque. La fruizione dei contenuti online consente infatti una maggiore accessibilità e partecipazione a tutte le persone, da tutte le latitudini, in qualsiasi momento, da qualunque device: le persone possono cercare le opere online, trovare connessioni e accedere ai contenuti in modi inaspettati. La piattaforma permette di instaurare un dialogo aperto tra le persone e le opere.

“L’arte non smetterà mai di emozionare e le persone non smetteranno mai di emozionarsi, semplicemente stiamo creando nuove possibilità per poter ammirare le opere degli artisti. Un film può essere visto al cinema o sul divano di casa attraverso una piattaforma web, lo stesso vale per le opere d’arte che oggi possono essere ammirate al museo oppure su piattaforme Web, con i contenuti in lingua italiana e in lingua inglese. Questo offrirà nuovo slancio alle nostre collezioni e ai nostri musei. È l’arte che vola, viaggia ed emoziona. Il mondo ha bisogno di condividere arte e bellezza a tutte le latitudini, ora più che mai, perché l’arte arriva al cuore delle persone ed è l’unica che ci può salvare”, ha detto Massimo Bugani, assessore all’Innovazione Digitale del Comune di Bologna.

“Per la prima volta i Musei Civici di Bologna approdano su una piattaforma internazionale, con un progetto che unisce innovazione, partecipazione e tecnologie digitali, e che valorizza il Settore come «polo museale» e il processo di creazione del sistema museale cittadino e metropolitano. La presenza dei nostri musei, proposta attraverso percorsi di navigazione trasversali, restituisce una dimensione sistemica alle collezioni e alla rete museale. Di grande importanza è per noi il tema dell’accessibilità e della partecipazione: in questo senso, la piattaforma ci consente di ampliare la partecipazione e di avvicinare le giovani generazioni al patrimonio culturale quale bene comune. Chi conosce le nostre collezioni, e chi le scopre per la prima volta può entrare in contatto con i contenuti attraverso i punti d’accesso originali proposti per la piattaforma di Google Arts & Culture”, ha detto Eva Degl’Innocenti, direttrice del Settore Musei Civici Bologna.
www.museibologna.it

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