“La Bologna quattrocentesca rappresenta uno dei grandi centri del primo Rinascimento italiano, un crocevia culturale, artistico e intellettuale di livello europeo, grazie alla vivacità sociale ed economica che la caratterizzava e a un ruolo di primo piano nello scenario politico nazionale e internazionale, sotto la guida della magnifica signoria dei Bentivoglio. Tuttavia, nella percezione comune la città rimane legata a un’immagine solo comunale e medievale, e viene messa in ombra dalla vicinanza della Firenze dei Medici, della Ferrara degli Este, della Mantova dei Gonzaga, come se fosse stata una città di secondo piano, quando invece era magnifica quanto le altre e come tale era percepita dai contemporanei”, spiega Fabio Roversi-Monaco, presidente Genus Bononiae.
Il 29 ottobre Sky Arte trasmette il documentario in prima visione ‚I Bentivoglio. Potere e splendore nella Bologna del Rinascimento”, mentre studiosi e ricercatori si riuniscono in una giornata internazionale di studi per confrontarsi sul Polittico Griffoni e l’importanza dell’opera nel contesto dell’arte rinascimentale.
Nel documentario di Sky Arte, prodotto da 3D Produzioni su un’idea di Fabio Roversi-Monaco e Paolo Cova, il racconto dell’ascesa e della cacciata di una dinastia diventa l’occasione per compiere un percorso tra le architetture e le opere d’arte rinascimentali che ancora impreziosiscono piazze e strade, chiese e musei della città. Il documentario accompagna lo spettatore alla scoperta di opere d’arte meravigliose conservate nei musei bolognesi, a partire dal Museo della Storia di Bologna di Palazzo Pepoli e dà voce, con interviste inedite, a studiosi che a questo capitolo della storia bolognese hanno dedicato analisi approfondite: la storica Francesca Roversi-Monaco, lo studioso di letteratura Andrea Severi, e gli storici dell’arte Daniele Benati e Paolo Cova. Il documentario si conclude con la cacciata dei Bentivoglio e la distruzione della loro fastosa dimora, soprannominata Domus Magna per la sua ambiziosa maestosità, e con l’arrivo a Bologna del capolavoro di Raffaello, l’Estasi di Santa Cecilia, che inaugura definitivamente una nuova stagione.
“Ringrazio il Presidente Roversi-Monaco per avere ideato questo documentario, un lavoro importante che abbiamo sostenuto – spiega Matteo Lepore, assessore alla Cultura del Comune di Bologna – Attraverso questa produzione torna alla luce un periodo storico di Bologna legato al Rinascimento italiano, un tassello in più per comprendere l’evoluzione culturale della nostra città. Sono certo che questo lavoro sarà visto e valorizzato al meglio anche in futuro, così da permettere a quante più persone la riscoperta di una Bologna al centro della scena artistica e culturale, quale era nell’età dei Bentivoglio”.