Brambilla ed Errani inaugurano nuovo Palacongressi di Rimini

Costato 117 mln, conta su 39 sale modulabili e 9.000 sedute

Dopo mesi di attesa, rinvii e qualche baruffa politica, ha finalmente aperto i battenti il nuovo Palacongressi di Rimini. Ultimo tassello di un piano rivolto al mondo del turismo congressuale avviato, una manciata di anni fa, con il nuovo quartiere fieristico nella zona nord della città, divenuta la destinazione congressuale più importante d'Italia – 2,7 milioni di presenze nel 2010 – alle spalle delle grandi realtà metropolitane.
Un tassello – realizzato dalla Società del Palazzo dei Congressi presieduta da Lorenzo Cagnoni e controllata da Camera di Commercio, Provincia e Comune di Rimini – dal costo complessivo di 117 milioni, incluso il valore dell'area valutata 16 milioni. Il Palazzo, che si estende per 38.000 metri quadrati, raccorda due parchi cittadini e conta su 39 sale modulabili e 9.000 sedute, è stato  progettato dall'architetto Volkwin Marg dello Studio Gmp di Amburgo, tra le 15 maggiori 'firme' dell'architettura contemporanea. 
Per il ministro del Turismo, Michela Vittoria Brambilla, il nuovo 'Palas' riminese "è un'opera di straordinaria rilevanza che darà un contributo importante al turismo congressuale non solo del territorio ma dell'intero Paese. Un'opera – ha aggiunto – pensata per il mercato internazionale" e che ha beneficiato di una sinergia "tra pubblico e privato che andrebbe presa a modello anche da altre realtà". Parole incoraggianti, come quelle del presidente dell'Emilia-Romagna, Vasco Errani. "Oggi si inaugura struttura straordinaria", con cui quale la città romagnola "fa un regalo alla regione e all'Italia".
Al taglio del nastro, oltre a Brambilla e Errani, 300 operatori del settore congressuale italiani ed esteri – fra cui Paolo Zona, presidente di Federcongressi, Patrick Hoffnung, direttore generale del Convention Bureau Italia ed Edgar Hirt, presidente dell'Aipc-Association Internationale des Palais des Congres.

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