Fabio Grassi, ex capo ufficio stampa dell’Apt servizi Emilia-Romagna, è stato ascoltato dal consiglio di disciplina territoriale dell’Ordine dei giornalisti, nell’ambito del procedimento disciplinare avviato a suo carico. Grassi, dimessosi e poi sospeso dall’azienda di promozione turistica regionale, risulta coinvolto in un’inchiesta della Procura su presunti pranzi mai avvenuti con giornalisti e per i quali sono stati poi chiesti cospicui rimborsi. Il fascicolo è stato aperto il 28 luglio scorso.
“Da un primo esame dei documenti – ha spiegato il Cdt – è emerso che, degli oltre 600 mila euro sborsati da Apt nel biennio 2014-2015 per educational tour e ospitalità dei giornalisti in occasione di conferenze stampa ed eventi legati al turismo emiliano-romagnolo, la spesa effettiva per tutti i giornalisti accolti ammonterebbe invece a circa 67 mila euro”. Il consiglio sta ora esaminando le posizioni dei giornalisti dell’Emilia-Romagna attraverso l’acquisizione di atti e testimonianze e ha avanzato richiesta di informazioni alla Procura di Bologna sul procedimento in corso. Le posizioni dei giornalisti iscritti ad altri ordini regionali saranno trasmesse agli organismi disciplinari di competenza. Nel corso dell’audizione Fabio Grassi, assistito dall’avvocato Alberto Amadio, ha presentato una memoria difensiva.