Tassa soggiorno, Federalberghi Bologna ricorre al Tar

Si chiede annullamento tassa e relativa disciplina

L’estate non ha calmato le proteste della Federalberghi per l’introduzione della tassa di soggiorno della città delle Due Torri. Infatti, durante l’estate l’Associazione ha presentato ricorso al Tar contro la delibera del Comune di Bologna che renderà attiva la tassa dall’1 settembre. Sono 45 gli hotel cittadini che 3 settimane fa si sono rivolti al Tar dell’Emilia-Romagna per chiedere l’annullamento del ‘balzello’ e della relativa disciplina stabilita dal Comune di Bologna. La delibera, approvata dal Consiglio comunale, ha stabilito di imporre una tassa massima di 2-2,50 euro, modulata a scendere a seconda delle fasce di costo della stanza. La tariffa massima sarà applicata alle stanze da oltre 200 euro. L’applicazione della tassa vale per tutti: dagli alberghi agli affittacamere fino ai b&b e i campeggi. Nessuna deroga con esenzioni solo per i ragazzi sotto i 14 anni. Celso De Scrilli, presidente di Federalberghi, già all’epoca tentò di chiedere il rinvio dell’entrata in vigore (a gennaio 2013). Tra i 45 alberghi anche i piu’ noti di Bologna come il Grand hotel Majestic (ex Baglioni), i Tre vecchi, il Novecento, Hotel dei commercianti, l’Orologio e il Royal Carlton. Il ricorso sarà discusso mercoledì in un’udienza a porte chiuse.

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