Arriva la “Guida al mangiare solidale”, una sorta di vademecum al mangiar bene, senza spendere troppo e aiutando indirettamente chi è in difficoltà. C'é il bar specializzato in piadine e ricavato in un ex manicomio, l'osteria che serve solo prodotti equosolidali, l'agriturismo dove ragazzi con disturbi psichici preparano crescentine e carne alla brace, l'albergo a due stelle ricavato da un'antica cascina sui colli. Sono alcune delle 22 strutture emiliano-romagnole citate nella guida realizzata dall'associazione di imprese sociali Isnet che ha sede a Bologna e Rimini, con il contributo di Banca etica. Per la prima edizione si è partiti da una regione ad alta vocazione turistica, ma in futuro l'obiettivo è di coinvolgere le imprese sociali di altre regioni. Concepita non come la solita guida gastronomica, “Guida al mangiare solidale” vuole accompagnare il lettore alla scoperta di ristoranti, agriturismi, trattorie, bar diversi dal solito perché solidali, cioé gestiti da imprese che hanno come obiettivo prioritario l'inserimento lavorativo di persone svantaggiate. Si tratta di strutture accoglienti, curate nei dettagli, spesso in località turistiche immerse nel verde o in edifici antichi ristrutturati. Oltre alle indicazioni su come raggiungere ogni struttura, la guida contiene una descrizione dei servizi offerti e la storia della cooperativa sociale e di chi vi lavora.