Il 28 giugno verrà inaugurata la nuova darsena nell'area del Portocanale, fulcro del Progetto Idrovia Ferrarese, promossa dalla Regione Emilia Romagna, coordinata dalla Provincia di Ferrara e finanziata con fondi statali per un totale di 145 milioni di euro. Il progetto coinvolge 8 Comuni compresi nel territorio tra Ferrara e Comacchio e prevede l’adeguamento delle vie d’acqua alla navigazione di imbarcazioni di classe VA europea, da Pontelagoscuro a Porto Garibaldi. L’opera, inaugurata da Alfredo Peri, assessore regionale alla Mobilità e ai Trasporti; e da Marcella Zappaterra, presidente Provincia di Ferrara, è pronta a ospitare 200 nuovi posti barca. All’evento interverranno anche: Marco Fabbri, sindaco di Comacchio; Giampietro Boschetti, presidente Cooperativa Braccianti Riminese; Alberto Milotti, responsabile area trasporti del Gruppo Clas.
L’inaugurazione della nuova darsena simboleggia l’impegno della Regione, della Provincia di Ferrara e delle imprese costruttrici nella realizzazione di un’opera che renderà possibile risalire da Porto Garibaldi a Ferrara via acqua, per un percorso totale di 70 km. Il progetto mira a rilanciare l’utilizzo della via d’acqua per usi commerciali, per favorire nuovi insediamenti produttivi nel campo della nautica e rappresentare un ulteriore sviluppo del settore turistico. La realizzazione della nuova darsena e l’allargamento del Porto Canale favoriranno, infatti, la nascita di attività e servizi a supporto della diportistica e lo sviluppo del turismo nautico.
Inoltre, sarà possibile potenziare il turismo lento lungo le vie d’acqua (cicloturismo, house boat, ippovie, pesca), valorizzare i prodotti tipici locali, le strutture ricettive e le attività ricreative connesse al fiume, attivando partenariati tra istituzioni e privati per promuovere un turismo responsabile e creare una visione sostenibile del futuro.
Un nuovo modo di scoprire il territorio della Provincia di Ferrara, quindi, viaggiando sull’acqua e soggiornando nelle aree attrezzate per l’attracco, immersi nella natura e vicini a località di interesse storico e culturale facilmente raggiungibili attraverso percorsi ciclabili. Un’idea, quindi, di turismo sostenibile, affinché l’Emilia-Romagna diventi esempio da imitare, in un processo di avvicinamento agli standard europei.