L’esercizio 2019 del Trieste Airport si è chiuso con un utile di 2,3 milioni, in aumento sul 2018, così il traffico, che ha fatto registrare +1,3%. Nei dati di bilancio risalta anche il valore della produzione fissato a 15 milioni di euro, praticamente invariato rispetto all’anno precedente, e un Ebitda di 4,8 mln (+2%). Il Piano quadriennale di investimenti 2016-2019 configurato in 39 milioni di euro (di cui 25 autofinanziati), è stato realizzato comportando la ristrutturazione dell’aerostazione, delle infrastrutture di volo e della connessione con la linea ferroviaria. Il polo intermodale è costato 19 milioni, di cui 14 erogati da fondi pubblici.
“Siamo ultrasoddisfatti del bilancio e del percorso fatto finora. L’azienda ora è molto più robusta sia per l’infrastruttura che per l’organizzazione e i servizi – ha commentato l’AD del Trieste Airporti, Marco Consalvo – Dunque affrontiamo con più ottimismo le enormi difficoltà del 2020 e del 2021, che ancora non conosciamo bene. Oggi tuttavia, vediamo una piccola luce in fondo al tunnel, confermata anche dalle tre nuove tratte di Volotea. Siamo un aeroporto piccolo, dobbiamo essere veloci e flessibili e allineare le nostre strategie a quelle della regione”.