Bolzonello punta a valorizzare Sacrario Germanico di Pinzano

“Questo sito costituisce un esempio concreto nell’ambito dei monumenti di guerra presenti in provincia di Pordenone e nel Friuli Venezia Giulia, con un grande rilievo anche sotto il profilo paesaggistico. Attraverso un intervento ‘leggero’ l’intera area potrebbe beneficiare di una valorizzazione che la renda più fruibile dal pubblico. Per questo motivo la Regione si farà parte attiva affinché la struttura possa avere il risalto che merita”. È quanto ha affermato Sergio Bolzonello, vicepresidente della Regione, dopo il sopralluogo al Sacrario militare germanico di Pinzano. Ad accompagnarlo Debora Dal Basso, sindaco di Pinzano, e il progettista Mario Vita.

L’ossario di Pinzano è un mausoleo, rimasto incompiuto, che avrebbe dovuto custodire le spoglie di circa 30mila soldati tedeschi ed austriaci caduti nella I guerra mondiale. Il Governo tedesco scelse come sito di costruzione il colle Pion, da dove si poteva godere una vista sul Tagliamento.
Il progetto dell’edificio venne completato nel 1937, mentre l’anno successivo venne costruito un simulacro in dimensioni reali del mausoleo, in legno e canne, per valutare quale sarebbe stato l’aspetto dell’opera compiuta. I lavori, che proseguirono anche durante il conflitto mondiale, si interruppero in seguito all’armistizio dell’8 settembre 1943 e il luogo divenne prima presidio di truppe tedesche, poi cosacche. Dal 2001 l’area è passata di proprietà del Comune.

Il sacrario militare germanico si inserisce a pieno titolo nell’ambito della valorizzazione turistica del comune di Pinzano che, grazie al sentiero Cai numero 822, contribuisce alla valorizzazione della struttura, nell’ambito di un progetto turistico di più ampio respiro esteso a tutta la vallata, che tiene in considerazione della presenza dell’albergo diffuso, delle aziende agricole e agrituristiche, le piste ciclabili e il possibile recupero anche della linea ferrovia Sacile-Gemona.

“Uno degli interventi prioritari – ha spiegato Bolzonello – è dare il giusto risalto ad una struttura che ha un significativo valore sotto il profilo storico e che andrebbe quindi inserito all’interno dei percorsi dedicati ai monumenti di guerra presenti in regione. Ciò che dà ancor più importanza al sacrario è il fatto che può contare sulla sua collocazione panoramica, rendendolo ancor più suggestivo, grazie all’affaccio sul Tagliamento e sulla vallata di Ragogna. Tutti questi elementi messi insieme potrebbero consentire una valorizzazione dell’intero sito, con una destinazione legata anche alla cultura locale, facendolo diventare un punto di attrazione per un tipo di turismo slow”.

 

 

 

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