"Senza esprimere nessun giudizio in merito all'indagine che ha portato all'assegnazione di 41 bandiere verdi, facciamo presente che l'Università di Milano-Bicocca non è coinvolta in questa attività di ricerca". A precisarlo è lo stesso Ateneo milanese dopo le dichiarazioni di Edi Sommariva, dg TurismoFvg, relative ai metodi di indagine seguiti per la certificazione turistica delle bandiere verdi. Sommariva, aveva parlato di “criteri di selezione approssimativi, assenza di protocolli di ricerca, campioni di interviste di cui si ignora quasi sempre la rappresentatività statistica, che gettano profondi dubbi sulla validità di queste indagini e quindi sulla loro utilità per lo sviluppo del turismo”.
L'Università Milano-Bicocca ha specificato che l'indagine "non è stata svolta all'interno dell'Ateneo e né ha coinvolto il personale dell'Università di Milano-Bicocca e che il dottor Italo Farnetani, che ha un contratto di didattica integrativa per l'anno accademico 2011/2012 riguardante una scuola di specializzazione della facoltà di Medicina e Chirurgia, non ha quindi svolto l'indagine summenzionata in ambito universitario".
La replica di Sommariva non si è fatta attendere. “Apprezzo molto l’intervento chiarificatore dell’Istituto universitario della Bicocca che personalmente, in qualità di direttore generale dell’Agenzia TurismoFvg, auspicavo, come d’altronde molti altri operatori turistici italiani, per cominciare a far luce su questo sistema”. L’equivoco nell’attribuire la ricerca all’Università di Milano-Bicocca è derivato dal fatto che l’autore della stessa è citato sulla testata che riportava la notizia come docente a contratto di comunicazione scientifica dell’Università di Milano-Bicocca.