Grado, al via il progetto per il polo termale

Lo studio di fattibilità punta alla ‘ristrutturazione urbanistica’ di tutta l’area termale

"Oggi è l'inizio di un percorso, un'opportunità di sviluppo per la comunità gradese e per tutto il turismo del Friuli Venezia Giulia". Sono le parole Renzo Tondo, presidente della regione Fvg, durante la presentazione a Grado dello studio di fattibilità del nuovo Polo termale. L'intervento misto pubblico-privato con la formula della finanza di progetto, comporterà un investimento di 80-100 milioni di euro, di cui 22 già assicurati dalla Regione. "Grado è centrale – ha detto Tondo – nello sviluppo turistico regionale, per la sua storia e per la sua capacità di attrarre una clientela qualificata dal Centro e dall'Est europeo. Oggi, apriamo una prospettiva su cui si gioca il futuro di Grado. E' necessario che la comunità ritrovi, attorno a questo progetto, la coesione sociale, che sappia superare le divisioni". Federica Seganti, assessore alle Attività produttive, ha sottolineato che "con il nuovo Polo termale si punta a invertire la tendenza al calo dell'economia turistica gradese. Dal 2001 al 2009 le presenze sono diminuite dell'11%, la spesa turistica del 30%, le prestazioni dell'Azienda turistica Git del 13%, con riflessi negativi sull'occupazione e sul reddito pro capite".
La necessità di nuovi investimenti ha permesso il coinvolgimento di capitali e di capacità imprenditoriali dei privati. Attraverso lo studio di fattibilità la Regione si propone di arrivare a una ‘ristrutturazione urbanistica' di tutta l'area termale e di rilanciare il turismo congressuale, in modo da allungare la stagione e fare di Grado un centro attivo potenzialmente 365 giorni all'anno.

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