È polemica tra Edi Sommariva, dg Agenzia TurismoFvg, e i dati diffusi ieri da Federalberghi sull'andamento della stagione turistica. Per Sommariva i dati sono attendibili a livello nazionale ma approssimativi a quello regionale. Sommmariva sostiene, invece, che il bimestre in Friuli Venezia Giulia non è andato benissimo ma meno peggio di quanto ci si aspettava e di quanto riporta la Federazione. “Siamo in possesso di dati su tutto l'universo degli 800 alberghi della regione – spiega – e c'è stato un calo del 5,3% di italiani e un aumento del 4,4% degli stranieri, coerenti con i dati nazionali di Federalberghi che parla di -6% di italiani e di +1,1% di stranieri. Se il dato dell'indagine a livello nazionale è calcolato su un campione di un migliaio di alberghi ed è attendibile, a livello regionale è calcolato solo su 10/15 strutture: non è rappresentativo”.
Il Friuli, comunque, chiuderà l'anno con un -1,5% che, vista la situazione di crisi, non è preoccupante.
Dello stesso avviso Federica Seganti, assessore regionale al Turismo, che sostiene che gli “unici dati attendibili sulle presenze negli alberghi del Friuli Venezia Giulia sono quelli di Turismo Fvg che raccoglie tutte le informazioni relative ad arrivi e presenze in regione e nelle 800 strutture alberghiere del territorio”. La Seganti replica alla Federalberghi che mette il Friuli tra le regioni italiani con il maggior calo complessivo delle prenotazioni alberghiere in luglio ed agosto 2012 (-11,8% di presenze). “Federalberghi – spiega l’assessore – fa monitoraggi a campione che coinvolgono in regione non più di 15 alberghi ed è facile che, in questo modo, arrivi a conclusioni sbagliate ed in controtendenza con una realtà decisamente più in linea con le nostre aspettative e monitorata da Turismo Fvg”.
Intanto, per il mese di settembre l’obiettivo è la diversificazione. Puntare su nicchie di mercato. Per Edi Sommariva è necessaria una nuova strategia che si rivolga ai mercati stranieri, e in particolare a quelli dell'Est.