“Il management di Adr si trova di fronte ad una scelta ineludibile: investire per restituire a Fiumicino capacità, qualità nell’accoglienza e nei servizi, colmando un gap di oltre cinque anni”. E’ un passaggio della lettera che il presidente di Aeroporti di Roma Fabrizio Palenzona ha inviato al presidente della Provincia di Roma Enrico Gasbarra, in cui Palenzona sottolinea anche come lo scalo romano, come tutti i principali aeroporti europei, si trova a fronteggiare una crescita assai rilevante del traffico passeggeri (circa 33 milioni nell’intero 2007), senza considerare l’eventuale ritorno di Alitalia.
"Nel quinquennio citato – scrive Palenzona – il livello di investimenti è stato di circa 50 milioni di euro l’anno. Ma già nel 2007, con il nuovo assetto azionario e con un rinnovato management, si è passati a 80 milioni di euro per attestarsi a quasi 150 milioni nel 2008, di fatto triplicandone il volume". Il presidente di Adr passa poi ad elencare i cantieri ("ben sette") che apriranno o chiuderanno nel solo 2008. "A maggio – continua Palenzona – entrerà in funzione il terminal 5, che consentirà di rendere più agibile il terminal C nelle ore di punta, di poterlo finalmente ristrutturare, ma soprattutto di alleggerire il Bhs (nastro bagagli) nel periodo più critico, cioè fra le 9 e le 12 del mattino. Il T5 (attraverso il quale transiteranno quasi un milione di passeggeri/anno) – spiega ancora il presidente di Adr – accoglierà una parte dei passeggeri dei voli cosiddetti ‘sensibili’, cioè in partenza per quelle destinazioni (come gli Usa) che richiedono controlli antiterrorismo approfonditi". L’elenco dei cantieri a Fiumicino comprende per quest’anno, oltre al Terminal 5, anche un secondo Bhs (per il trasporto automatico dei bagagli), il nuovo molo C, ("essenziale – aggiunge Palenzona – per consentire a Fiumicino di passare in dieci anni dagli attuali 33 milioni di passeggeri ai 55 milioni previsti) l’impianto di cogenerazione, una seconda torre uffici e il rifacimento della pista 1.