Gli aeroporti milanesi l'hanno già firmato, quelli romani l'attendono con molta impazienza. E' il contratto di programma che per Fiumicino rappresenta anche un passaggio decisivo per dare un senso al master plan definitivo dello sviluppo al 2044 del nuovo aeroporto che altrimenti rischia di essere bloccato.
La realizzazione del nuovo scalo prevede infatti investimenti per oltre 12 miliardi di euro, attivabili se il contratto di programma AdR verrà approvato entro il termine fissato per legge del 31 dicembre prossimo. "Siamo pronti a partire nonostante le difficoltà del quadro economico-finanziario globale" ha sottolineato il presidente di Adr Fabrizio Palenzona.
Il progetto per la realizzazione della nuova struttura aeroportuale prevede un incremento della capacità ad oltre 100 milioni di passeggeri annui dagli attuali 35 milioni, e gli investimenti che verrebbero attivati sarebbero sostenuti per il 50% da vettori e da passeggeri esteri.
L'approvazione a dicembre del Contratto di Programma, e il relativo adeguamento delle tariffe (ferme dal 2000) a quelle applicate da altri hub internazionali europei, "é un requisito essenziale per rendere possibile il finanziamento dell'intero progetto, hanno spiegato i vertici di Adr. "Oggi Fiumicino sconta un gap di quasi il 95%", ha rilevato Palenzona, ribadendo la "necessità di certezza delle regole tariffarie" da applicare fino al 2044.