Taglio voli a Ciampino, Ryanair ricorre a Tar

Il Comune: Tar respinga il ricorso della compagnia irlandese

Dal prossimo novembre l’Enac ridurrà di quasi il 30% i voli sull’aeroporto di Ciampino, da 138 a 100 voli. Fin qui niente di nuovo, se non che Ryanair oggi ha annunciato che presenterà ricorso al Tar del Lazio e reclamo alla Commissione europea. Alla base del taglio voli a Ciampino, secondo l’amministratore delegato della compagnia irlandese, Michael O’Leary, le autorità italiane che “stanno di nuovo cercando di sostenere l’ammalata terminale Alitalia bloccando le tariffe basse e la concorrenza”. Nell’ultimo anno, ha osservato O’Leary, “Enac ha cercato in vari e illegali modi di limitare le tariffe basse e le possibilità di scelta offerte dalle compagnie aeree a bassa tariffa a Roma Ciampino”. O’Leary ha anche minacciato di abbandonare la propria presenza a Ciampino, dove perderebbe il 12% di attività dopo la chiusura per cinque mesi decisa dall’Enac per “infondati lavori ‘essenziali’ alla pista” – ha detto il manager – e dove alla fine dei lavori i voli non dovranno tornare ad operare. Immediata la reazione da parte del comune di Ciampino che auspica che il Tar del Lazio respinga il ricorso della compagnia irlandese. Secondo il vice sindaco di Ciampino, Sergio Pede, alcune affermazioni di O’Leary non corrispondono al vero, “come quella della ricaduta occupazionale, dell’assenza del rumore e dei voli notturni, e ribiamo – sottolinea – che per noi la tutela della salute dei nostri cittadini è la cosa primaria, e che essa non sarà mai barattata, né messa su un ipotetico piatto della bilancia con il ricavato della Ryanair né con quello del turismo di Roma”. Il vice sindaco di Ciampino ha ricordato a O’Leary che “Ryanair vola su Ciampino fino alle 23.40 e che il dato dei 7 voli/ora non è assolutamente veritiero (oggi sono 12 i voli/ora) e che spesso atterra ben oltre la mezzanotte a causa dei ritardi”.

editore:

This website uses cookies.