Dopo il Marriott, grazie ad un accordo con Federalberghi, altri hotel a Roma e nel Lazio saranno messi a disposizione del sistema sanitario. L’hotel Marriott sarà operativo già da oggi e disponibile per il trasferimento di pazienti positivi in osservazione e i sintomatici che non possono fare la quarantena a casa. Con gli alberghi operativi si arriva ad un totale di 130 posti già occupati. “Non è un tema di posti, perché la rete è attrezzata e forte ha spiegato l’assessore alla Sanità Alessio D’Amato – è un passaggio in più: oggi la sfida si vince non solo sull’ospedale ma anche sul territorio. Arriveremo alla situazione per cui la persona che ha anche solo un sintomo e che non ha fatto il tampone, o che deve fare il tampone, sarà monitorata dentro a queste strutture. Oggi è il Marriott, domani saranno altre strutture grazie a un accordo con Federalberghi. Due erano già partite su Roma – ha ricordato D’Amato – una è la ‘Casa S. Bernardo’ in zona Laurentina, l’altra è ‘Villa Primavera’ a Ipogeo degli Ottavi. Insieme fanno 130 posti e già sono stati saturati, a dimostrazione dell’importanza non solo dello svuotamento degli ospedali, ma di una presa in carico precoce del potenziale sospetto che non ha condizioni domiciliari tali da essere isolato in sicurezza. Noi mettiamo a disposizione una rete di alberghi – ha concluso – Il Marriott non sarà l’unico. Il nostro modello deve essere ‘precoce’ di individuazione del caso sospetto e di monitoraggio a distanza”.