Turisti in calo a Roma, la ricetta di Federalberghi

Puntare sulla promozione per contrastare calo del 7% degli ultimi 4 mesi

Contro il calo di presenze a Roma è necessario aumentare la promozione. Sarà questa la linea che Federalberghi Roma adotterà per fronteggiare la difficile situazione in cui versa il turismo capitolino così come è emerso durante l’assemblea ordinaria dell’associazione.
Secondo le ultime rilevazioni diffuse dall’Osservatorio dell’Ebt, infatti, per la prima volta dopo sette anni la Capitale e il suo hinterland fanno registrare un calo tra il 6 e il 7% rispetto ai primi cinque mesi del 2007. E a far registrare i maggiori ribassi sono due fra le nazioni che da sempre costituiscono i maggiori punti di partenza dei flussi diretti a Roma: gli Stati Uniti (-14%) e il Giappone (-17%). Così per riassorbire le perdite, Federalberghi ha dato vita a un consorzio ad hoc costituito da oltre 400 alberghi e incaricato di delineare le strategie per superare la difficile congiuntura. Dal canto suo l’assessore regionale al Turismo, Claudio Mancini ha avanzato l’idea di versare direttamente a livello locale parte del gettito iva di operatori e strutture ricettive per finanziare le spese straordinarie che gli enti locali devono sostenere per i flussi turistici: “non si provocherebbero ripercussioni sui prezzi e sarebbe un incentivo agli enti locali ad abbassare l’iva alle imprese turistiche, magari con una flessibilità legata a obiettivi specifici”. Mancini avanzerà ufficialmente la proposta al governo nel corso della IV Conferenza nazionale sul turismo, in programma da domani a Riva del Garda.
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