Ammonta a oltre 10 milioni di euro il danno causato dalla nube di cenere islandese alla filiera del turismo laziale. Sono i dati emersi durante l'incontro di venerdì organizzato dalla Fiavet Lazio. "Adesso – ha spiegato Andrea Costanzo, presidente della Fiavet Lazio – si pone il problema del modus operandi e della clientela che rientra in Italia. Ci siamo trovati davanti a 2 situazioni: la prima con il cliente che dopo aver regolarmente acquistato il viaggio non è potuto partire, la seconda con il cliente all'estero che non è riuscito a rientrare per la chiusura degli spazi aerei. È ovvio che ci troviamo in una situazione di straordinarietà in cui nessuno ha il dovere e l'obbligo, nella filiera turistica, di sostenere i costi aggiuntivi affrontati dal cliente. Il nostro dovere e obbligo è semmai di tutelarlo e affiancarlo in questa difficile situazione. È per questo – ha concluso Costanzo – che abbiamo siglato un Protocollo d'Intesa con Federconsumatori Lazio". Secondo Claudio Paielli, presidente di Federconsumatori Lazio "fare una alleanza di questo tipo significa ridurre al minimo i danni per tutti. Le Imprese turistiche in questo momento sono, alla pari del consumatore, delle vittime. A livello nazionale abbiamo proposto un fondo europeo di sostegno degli utenti e degli operatori che inconsapevolmente subiscono danni precisi, un fondo che possa dare risposte immediate perché il viaggiatore cerca il ristoro del danno subito". Tale accordo si concretizzerà con l'elaborazione di un decalogo per il consumatore, con un osservatorio permanente. "La circostanza straordinaria di questi giorni – ha sottolineato Lucarelli, responsabile del servizio legale Fiavet – è sicuramente definibile come causa di forza maggiore che non crea una situazione di colpevolezza di inadempimenti dei contratti dei servizi turistici". "IL Ministero del Turismo non è ancora preparato alla gestione delle emergenze – ha commentato Ernesto Mazzi, componente commissione Trasporti Fiavet – Ci troviamo ad affrontare scoordinati emergenze senza che ci sia un tavolo tecnico permanente per gestire nell'immediatezza tutte le criticità e le situazioni straordinarie che a catena si verificano".