Augusto, bimillenario tra riaperture, percorsi e app

Roma riscopre l’imperatore Augusto (63 a.C.- 14 d.C.) rendendogli omaggio per il bimillenario della sua morte con un fitto calendario al via da settembre. “Un’occasione – commenta Dario Franceschini, ministro dei Beni culturali – per dimostrare anche quanto il nostro patrimonio archeologico sia fondamentale”.   
Cuore dell’omaggio sarà il Palatino, luogo augusteo per eccellenza della città, dove l’imperatore nacque e che elesse a sua dimora. Qui, in un ideale viaggio nel tempo, dal 18 settembre si potrà riscoprire la collezione di un Museo Palatino completamente rinnovato. A pochi metri, raddoppia il percorso la Domus di Augusto, aprendo nuovi cubicoli privati nel blocco occidentale, tra la Stanza dei festoni di pino, la Stanza delle maschere e per la prima volta, la Stanza delle prospettive, detta così proprio per quei giochi dipinti di paraste, edicole e quinte architettoniche. E si prosegue nella casa di Livia, terza amatissima moglie dell’imperatore e artefice di tanta parte della sua politica in tema di famiglia, dove sono tornati a splendere i santuari campestri dipinti nel triclinio.     Nel Foro romano intanto riapre il percorso del Vico Iugario attraverso la Basilica Giulia (1 ottobre). Alle Terme di Diocleziano torna a splendere la Natatio e il Chiostro piccolo della Certosa di Maria degli Angeli ospiterà un meticolosa ricostruzione degli Atti degli Arvali e dei Ludi Saeculares, gli antichi culti rifondati dalla politica religiosa di Augusto (24 settembre). Alle celebrazioni partecipano poi anche la Crypta Balbi, nata su un edificio augusteo; Palazzo Massimo con la mostra ‘I fasti e i calendari nell’antichità0 (14 novembre-2 giugno); Palazzo Altemps, ricordando con un convegno quanto il bimillenario di Augusto, l’uomo che in qualche modo per primo creò l’idea di Europa, coincide anche con il semestre di presidenza italiana dell’Ue (17 settembre). Nel Suburbio, ecco la Piramide Cestia a raccontare il gusto dell’epoca per la moda egizia. A Prima Porta, l’Antiquarium della Villa di Livia (12 settembre) con il ripristino del famoso lauretum. E poi il Mausoleo di Cecilia Metella sull’Appia antica, realizzato sul modello del grande assente di queste celebrazioni: il Mausoleo di Augusto, chiuso, perché ancora in attesa di restauro dal Comune.    
“Abbiamo scelto di restituire alla città un patrimonio da troppo tempo malmesso o sottratto alla comunità – spiega Mariarosaria Barbera, direttrice della soprintendenza speciali per i beni archeologici di Roma – Ovunque abbiamo fatto della fruizione la nostra bandiera, dai percorsi per chi ha difficoltà motorie alla multimedialità e poi 290 nuovi pannelli, una card annuale e la nuova Forum App, con informazioni storiche e logistiche”.

 

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