Col Giubileo nuovo look anche per via dei Fori Imperiali

L’area archeologica che ha il suo asse in via Fori Imperiali si prepara a cambiare volto con il Giubileo a
fare da catalizzatore e ‘acceleratore’ di cantieri e innovazione. Una finestra sui Fori del domani l’ha aperta in commissione capitolina Giubileo il soprintendente ai Beni Culturali di Roma Capitale Claudio Parisi Presicce, che in
audizione – oltre a dirsi contrario, al di là dell’Anno Santo, a eventuali inferriate anti-vandali a Trinità dei Monti – ha fatto il punto sui cantieri in carico all’ente che presiede.
“Siamo nei tempi previsti, siamo in linea con i programmi”, ha assicurato Parisi Presicce. Degli interventi previsti
ce ne sono tre essenziali e indifferibili, che vanno inaugurati entro il novembre del 2024, in tempo per l’Anno Santo; e poi ci sono quelli essenziali ma non indifferibili sui quali i termini sono meno stringenti.
Nella prima categoria, oltre alla riqualificazione della Casina Vignola Boccapaduli a Porta Capena, ce ne sono due che
riguardano proprio l’area dei Fori, e cioè la ristrutturazione dell’Infopoint (anche in vista della futura stazione della Metro C), e quello sugli ‘arredi dell’anello dell’area archeologica centrale’ che – e qui sta il punto – “pur essendo un intervento essenziale e indifferibile dovrà essere connesso con uno più ampio sull’asse di via dei Fori Imperiali, e partirà quando arriverà l’approvazione del secondo dpcm, il decreto cioè che oltre a ‘novellare’ il primo, quello delle opere urgentissime, sbloccherà tutta una serie di cantieri chiave – ha aggiunto – L’intervento più cospicuo sarà oggetto di un concorso internazionale che sarà bandito da noi dopo il secondo dpcm”.
“Sarà in una sola tornata – ha spiegato l’ingegner Fabio Pacciani, dirigente della Soprintendenza – per limitare quanto possibile i tempi della progettazione a vantaggio di quelli dell’esecuzione, e sarà articolato in 5 lotti”, di cui i primi due riguardano proprio la pedonalizzazione e la riqualificazione di via dei Fori
Imperiali.
Tra gli interventi, però, c’è anche il recupero del tracciato dell’antica via Bonella, spianata dal fascismo negli anni ’30,
che trasversalmente congiunge il Rione Monti con la chiesa di San Giuseppe dei Falegnami, al di là di via dei Fori Imperiali.
“Un altro intervento – ha spiegato ancora Parisi Presicce – riguarda il Foro di Traiano, con una sistemazione del piano del suolo e alcune piccole ricostruzioni degli elementi conservati”. Un lotto riguarda il centro archeologico monumentale sulle aree verdi di largo Corrado Ricci, e “c’è infine un ascensore e la sistemazione degli ambienti sottostanti ai Santi Luca e Martina”.
L’audizione di stamattina però non è stata solo l’occasione di parlare dei Fori e del Giubileo, ma anche di affrontare il
tema dei vandalismi alla scalinata di Trinità dei Monti. Su questo però Parisi Presicce, pur sottolineando che il potere di indirizzo spetta alla politica, ha voluto dare un suo parere “da studioso”: “Qualsiasi elemento di sottrazione della scalinata alla fruizione piena può essere un danno – ha detto – E’ molto più importante per me la sensibilizzazione dei romani e dei turisti piuttosto che la creazione di barriere e cancellate”. E per quelli che in passato hanno scambiato la scalinata più bella del mondo per una “pista da rally” (parole del presidente della commissione Dario Nanni), altri dipartimenti, come la Mobilità o la manutenzione urbana, possono già intervenire.

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