Oggi prende il via il tavolo tecnico che porterà alla realizzazione della cosiddetta ‘zona rossa’ attorno al Colosseo: una fascia di protezione per tutelare l'Anfiteatro dal rischio di caduta frammenti e dal degrado. Al tavolo, oltre a Maria Rosaria Barbera, soprintendente speciale per i Beni archeologici di Roma, partecipano Umberto Broccoli, soprintendente capitolino; Maria Costanza Pierdominici, soprintendente regionale; Federica Galloni, direttore regionale beni culturali.; un rappresentante del I Municipio (centro storico di Roma) e gli uffici competenti. L’obiettivo è quello di abbozzare un progetto per la realizzazione della fascia di tutela per uno dei monumenti più celebri al mondo.
Il progetto prevede l'installazione di colonnine in ghisa che circonderanno il Colosseo in un raggio variabile tra i 6 e i 15 m, delimitando una zona invalicabile e sicura per turisti e visitatori. La decisione è arrivata dopo i numerosi casi di distacco di piccoli frammenti avvenuti lo scorso anno. Inoltre, la fascia di sicurezza servirà anche a tenere lontani bancarelle e camion-bar. Ancora da chiarire, però, se tale ‘zona rossa’ sarà o meno contestuale ai lavori di restauro del Colosseo che sarebbero dovuti partire già lo scorso dicembre.
Il gruppo Tod's, finanziatore del progetto da 25 milioni di euro, è ancora in attesa della decisione del Tar che dovrà esprimersi (questo mese) sul ricorso presentato dal secondo arrivato nella gara d'appalto, come confermò proprio il mese scorso lo stesso sindaco Alemanno. “Dopo il ricorso dell'associazione dei consumatori che il Tar aveva bocciato – ha detto il sindaco – ora la questione è legata solo a questo secondo ricorso. Se tutto va bene chi ha vinto la gara potrà mettere la prima pietra”.