È stato approvato il progetto per il restauro della Domus Aurea. Ma sull'annuncio, del sottosegretario ai beni culturali Francesco Giro, è subito polemica. "Quel piano – denuncia il Andrea Marcucci, senatore pd – è spettacolare, rischioso, irrealizzabile". Per Marcucci il progetto prevede "Quasi cinquanta piloni infissi per oltre mezzo metro nelle murature antiche, diversi ascensori per condurre i visitatori al livello sottostante, uno scavo che prevede ingenti mezzi meccanici, un costo previsto che si aggira intorno ai 50 milioni di euro". Di diverso avviso Luciano Marchetti, commissario straordinario della Domus dal 2006, "nessun ascensore e nessun pilone, il piano messo prevede in primo luogo la rimozione degli oltre 3 metri di terra che gravano sulle volte della residenza per permetterne il restauro. Intanto hanno preso il via i lavori di consolidamento delle volte, poi da settembre si procederà con lo sbancamento. I lavori dovrebbero andare avanti per 5-6 anni con un finanziamento di 5-6 milioni di euro l'anno". Dal canto suo Giro fa sapere che il progetto "era già stato attentamente valutato dai comitati tecnico-scientifici di settore per i beni archeologici e architettonici che hanno lavorato in modo congiunto".
"Dal mese di ottobre – spiga Giro – cominceremo a scavare sulla collina del Parco del Colle Oppio in corrispondenza del lato est del soffitto della Sala Ottagona. Sarà uno scavo svolto con escavatrici meccaniche leggerissime , normalmente utilizzate in operazioni complesse, che realizzeranno la prima fase, poi si procederà a mano. Usando un termine in gergo sarà realizzata una 'scorticatura' della sommità della Domus Aurea".