Fai restaura Tomba degli Scudi a Tarquinia e si apre a privati per altri fondi

Entro la fine dell’anno la Tomba degli scudi nella Necropoli etrusca dei Monterozzi a Tarquinia tornerà a splendere grazie al lavoro di restauro della Soprintendenza archeologica del Lazio e dell’Etruria meridionale e alla campagna ‘I luoghi del cuore del FAI’.   

“Un’operazione che restituirà uno dei più straordinari esempi di pittura antica di tutto il Mediterraneo”, racconta la soprintendente Alfonsina Russo e che insieme, aggiunge Antonia Pasqua Recchia, segretario generale del Mibact, “dimostra quanto si possa fare con la collaborazione tra pubblico e privato”.  

La Tomba degli scudi fu costruita tra il 350 e il 325 a.C. in quella che oggi è la Necropoli dei Monterozzi, sito Unesco dal 2004. Scoperta a metà dell’800 ma da anni chiusa al pubblico, prende il nome proprio dalla gran quantità di scudi dipinti sulle pareti, simbolo del potere dei proprietari. Il primo finanziamento di 24 mila e 500 euro copre il restauro della camera centrale, la più preziosa, con i ritratti dei personaggi della famiglia Velcha. C’è Larth e sua moglie Velia, i genitori dai capelli brizzolati e una serie di coppie a banchetto tra musici e onde marine, a testimoniare il passaggio nell’aldilà. 

I lavori finiranno entro il 2016 e già il 23 luglio e il 28 agosto sono previste 2 giornate di visite guidate per ammirare i primi risultati, ma servono i”altri 80 mila euro per il soffitto e per le altre due camere. L’obiettivo è rendere la tomba fruibile a tutti proteggendola con una sorta di bolla in uno speciale vetro disappannante con micro particelle d’argento. Il costo è di 150 mila euro.

editore:

This website uses cookies.