Fontana Trevi, al via sperimentazione con vigilanti a tutela del monumento

Parte la sperimentazione del percorso controllato di visitatori per Fontana di Trevi, voluta dal Campidoglio, che mira a restituire dignità al celebre monumento. Uno stop alla ressa dei turisti, alle orde di visitatori che si assiepano sui bordi della fontana assediandola, che il Campidoglio ha voluto varando un itinerario controllato sorvegliato da volontari.

Due le associazioni di volontariato coinvolte, la Cives Catervae Custodes Martiri di Nasiriyha e l’Associazione Regionale del Lazio Vigili Urbani in pensione, per una sperimentazione che durerà 80 giorni e sarà attiva dalle 9 alle 24.
Al termine, verificata l’efficacia, si procederà al bando per realizzare un presidio permanente. Le attività di coordinamento operativo dei volontari e la vigilanza sul corretto adempimento degli impegni assunti dalle Associazioni sono affidate al Corpo di Polizia Locale, I gruppo Centro.
Attorno al monumento verranno affissi dei pannelli esplicativi delle nuove modalità di fruizione della fontana. Niente più scusanti, dunque, per chi metteva in atto comportamenti poi sanzionabili spesso balzati agli onori delle cronache. Tra le novità, è previsto un vero e proprio percorso che i turisti saranno tenuti a seguire almeno nelle ore di punta con sei punti di accesso, due laterali a sinistra della Fontana, e quattro centrali. È previsto un flusso in entrata e uno in uscita, quest’ultimo a sinistra. I volontari, che saranno riconoscibili e avranno un fischietto, eviteranno che i visitatori si avvicinino troppo alla vasca.
Nei pannelli viene ricordato che è vietato “versare liquidi o gettare qualsiasi oggetto, ad esclusione del tradizionale lancio della moneta; sedersi, bivaccare, consumare alimenti o bevande, arrampicarsi; fare bere o lavare animali o indumenti”.
La violazione di questi punti comporta l’applicazione di una sanzione amministrativa da 40 a 240 euro. Non solo, “è vietato bagnarsi e attingere acqua”, pena una multa da 450 euro; “danneggiare la Fontana, il basamento o l’area di pertinenza”: chi metta in atto uno di questi punti rischia l’arresto fino a 1 anno e un’ammenda “non inferiore a 2.065 euro”. Infine, “è vietato raccogliere le monete gettate nella Fontana: sono di proprietà di Roma Capitale e destinate a scopi benefici”: la violazione del divieto comporta la reclusione fino a tre anni e la multa da 154 a 516 euro.

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