"Si sono concluse in questi giorni le prove tecniche per l'illuminazione del Foro romano e ora siamo pronti a restituire la luce a questo splendido scenario archeologico". Sono le parole di Francesco Giro, sottosegretario ai beni culturali. "Abbiamo previsto un progetto minimalista di illuminazione a basso consumo ed ecosostenibile che ci permette di esaltare il profilo architettonico di alcuni importanti monumenti archeologici come la facciata del Tempio di Antonino e Faustina, la Basilica Emilia, la colonna di Foca. Illumineremo – ha spiegato – l'intero tratto lineare compreso fra l'Arco di Settimio Severo e l'arco di Tito, dalle pendici del Campidoglio fino all'area del Colosseo. L'illuminazione del foro romano – ha aggiunto – è il degno corollario di fine anno di questa impresa così vasta. In 24 mesi abbiamo aperto ampi settori del Palatino chiusi da 30-50 anni come le arcate Severiane e il loro affaccio sul Circo massimo, la Vigna Barberini con vista sul Colosseo, il tempio di Venere e Roma e a gennaio il tempio delle vestali, la cui inaugurazione era prevista a metà dicembre ma le piogge di questi giorni hanno ritardato i lavori di consolidamento a terra e ci hanno costretto ad un rinvio di alcune settimane. Sarà un evento emozionante perché passeggeremo nel luogo sacro del Foro e vero centro della sua identità storica e politica".