Dopo gli ultimi atti vandalici avvenuti al Colosseo, Il ministro per i Beni Culturali, Dario Franceschini, ha chiesto pene più severe per coloro che sfregiano i monumenti patrimonio culturale mondiale. Il caso più recente è quello che riguarda due turisti brasiliani di 31 e 33 anni che nottetempo, eludendo i sistemi di sorveglianza, hanno scavalcato la recinzione dell’anfiteatro Flavio introducendosi all’interno della struttura. I due, che poi hanno ammesso di essere ubriachi, sono caduti da un’altezza di circa 4 metri, e uno di loro si è procurato serie lesioni. I teppisti, bloccati e identificati e dalla polizia, sono stati denunciati per invasione di edificio. Intanto gli investigatori stanno visionando le immagini delle telecamere per risalire agli autori delle scritte, con vernice nera, vergate su un pilastro del monumento.
Nel frattempo la Soprintendenza speciale per i Beni archeologici di Roma ha sollecitato un incontro in Prefettura, con il coordinamento delle forze che garantiscono la sorveglianza in piazza del Colosseo, ossia esercito, polizia e carabinieri. E il soprintendente Francesco Prosperetti ha preannunciato il progetto di un nuovo sistema di sorveglianza supertecnologico anti-intrusione. “Vogliamo che ci sia non solo un controllo dall’esterno, ma anche dall’interno – ha evidenziato il soprintendente – allo studio c’è anche un masterplan, commissionato alla Facoltà di Architettura di Roma Tre e coordinato dall’ex assessore all’Urbanistica Giovanni Caudo, per il riassetto di tutta l’area, da largo Corrado Ricci a via San Gregorio lungo i Fori Imperiali. L’intenzione è quella di ricostruire le ragioni storiche e urbanistiche di uno spazio pubblico che è tra i più frequentati di Roma”.