Giro: a Palazzo Barberini anche la collezione Corsini

Scoperta intanto la sala da pranzo di Nerone che ruotava come la terra

La collezione di arte antica ancora ospitata alla Galleria Corsini dovrebbe essere trasferita a Palazzo Barberini. E’ l’idea del sottosegretario ai beni culturali Francesco Maria Giro, che sottolinea la scarsissima affluenza di turisti della Galleria e precisa: "potrebbe rimanere aperta, ma per ospitare grandi mostre anche di arte contemporanea". Il nuovo Palazzo Barberini, ricorda il sottosegretario "sarà inaugurato a primavera. Bisogna trasferire la grande pinacoteca nazionale di arte antica tutta a Palazzo Barberini, da collocare al centro di una grande rete". La proposta di Giro è arrivata a margine della presentazione della nuova sala scoperta dagli archeologi nella Domus Aurea, una stanza rotante che imitava il movimento della terra, con il pavimento poggiato sull’acqua, per riflettere la smania di potenza di Nerone ‘Helios’. Il gioiello della tecnica con cui Nerone stupiva i suoi ospiti durante banchetti e feste è stato scoperto per caso durante i lavori di consolidamento della soprintendenza speciale per i beni architettonici in un’area del colle chiamata Vigna Barberini. A mettere in evidenza questa meraviglia del passato, senza eguali nell’architettura romana, è tutta la struttura rinvenuta: una sorta di torre eretta a picco sulla Valle del Colosseo, che all’epoca era occupata da un lago artificiale, consentendo una panoramica a 360 gradi dal Campidoglio all’Aventino, dal Celio al Colle della Velia. Della rotonda dell’intera struttura, che potrebbe estendersi su circa 60 metri di lunghezza, finora è visibile un tratto del muro perimetrale dello spessore di 2 metri e 10, che disegna un cerchio di 16 metri.

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