E’ prevista per la prossima estate la riapertura del Museo delle Navi di Fiumicino, chiuso dal 2002 per operazioni di restauro e per bonificare la struttura dall’amianto. “Le ultime fasi del cantiere saranno visibili al pubblico – afferma Alessandro D’Alessio, direttore del Parco Archeologico di Ostia antica – si tratterà del restauro delle navi romane, una dopo l’altra, in un recinto trasparente, con i restauratori all’opera sotto gli occhi dei visitatori. Prevediamo di aprire per l’estate 2021 il Museo. Mostreremo le navi, racconteremo le vicende del loro rinvenimento. Il museo rientrerà nel circuito della fruizione progressivamente: racconteremo passo passo ogni inserimento di reperti nelle vetrine e ogni rivelazione scientifica dei sistemi di navigazione antica”.
Tra il 1958 e il 1965, durante la costruzione dell’aeroporto internazionale “Leonardo da Vinci”, vennero alla luce gli scafi di 7 navi romane. I relitti si trovavano nell’area dell’antico Porto di Claudio, un bacino di 150 ettari che nel corso dei secoli venne riempito dai sedimenti del Tevere, fino a scomparire quasi del tutto. Per garantire la conservazione dei fragili resti lignei e permettere la loro visione da parte del pubblico, nel 1979 venne inaugurato il Museo delle Navi, costruito presso l’area di rinvenimento dei relitti in via Alessandro Guidoni. Per motivi conservativi si decise di esporre solo i 5 scafi meglio conservati dei 7 rinvenuti, ovvero una barca da pesca provvista di vivaio sul ponte e 4 imbarcazioni di piccolo cabotaggio, adatte alla navigazione fluviale lungo il Tevere (naves caudicariae).