Maxxi, adesso l’offerta è più ricca

Nuovi spazi e mostre oltre a un ristorante e una caffetteria

Il Maxxi rilancia la sua offerta con due mostre e nuovi spazi per la ricerca, nonché un ristorante con annessa caffetteria. Francesco Giro, sottosegretario ai Beni culturali, ha definito il Museo Nazionale per le Arti del XXI secolo ‘la casa della creatività italiana'. "La vocazione del Maxxi – ha proseguito – è quella di essere un grande centro culturale di dibattito e confronto sui grandi temi della trasformazione delle nostre comunità attraverso l'arte e l'architettura". Il Maxxi ha anche il compito di sostenere la produzione artistica e architettonica italiana. L'offerta del museo si amplia in maniera considerevole. E se il ristorante è ancora in via di sperimentazione, gli spazi di Maxxi Base (Biblioteche, archivi, studi, editoria), costituiscono, secondo Anna Mattirolo, direttore di Maxxi Arte, "il nostro motore di ricerca. Qui – ha proseguito – dobbiamo farci venire le idee, studiare gli archivi, pensare alla programmazione, accogliere gli studiosi che vengono anche dall'estero". 
Per quanto riguarda le mostre, in attesa di Pistoletto, è già visitabile un nuovo riallestimento delle collezioni del museo, che con l'esposizione ‘Il confine evanescente' mette alla base della riflessione il tema della figurazione dalla Transavanguardia a oggi. Opere di Chia, Cucchi, De Maria, Paladino che dialogano con i lavori di Airò, Favaretto, Paci, Pessoli, Vezzoli e molti altri ancora. Inoltre, si apre il nuovo ciclo Nature, 4 interventi affidati ad altrettanti studi, per un ripensamento sulla relazione tra natura e artificio.

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