Restauro Colosseo, Tod’s pronto a farsi da parte

Della Valle: volevamo sponsorizzare l’immagine del sito senza nulla in cambio

“Aspetterò, ma non per un periodo lungo. Chi ha la delega a fare chiarezza la faccia presto perché queste cose non fanno bene all'immagine del Paese”. Sono le parole di Diego Della Valle, patron della Tod’s, in merito alla vicenda dei restauri al Colosseo, durante una conferenza stampa nella Capitale.
L'ultimatum di della Valle arriva dopo l'incontro con Lorenzo Ornaghi, ministro dei Beni Culturali, che gli ha rivolto “un  invito ad attendere prima di maturare a decisione di recedere dal contratto”.
L’accordo per la sponsorizzazione dei lavori di restauro dell'Anfiteatro Flavio, siglato un anno fa, è finito nel mirino di Uil Beni culturali e Codacons che hanno chiamato in causa Tar e Antitrust. Attualmente la Procura della Repubblica di Roma e la Corte dei Conti hanno aperto un'indagine, al momento senza ipotesi di reato.
“Speriamo che l'indagine chiarisca che la situazione è cristallina, ma senza lasciar passare troppo tempo anche perché il nostro gruppo è quotato in Borsa e non vogliamo ci siano incidenti di sorta – spiega Della Valle – Avevamo voglia di sponsorizzare l'immagine del Colosseo senza nulla in cambio. Volevamo raccontare il restauro in giro per il mondo, costruire una Onlus quindi senza fini di lucro e un centro servizi. La cifra di 25 milioni di euro è relativa al fabbisogno dei lavori. Ma se qualcuno non è contento, noi ci mettiamo da parte. L'importante che non si faccia cadere a pezzi il Colosseo. Volevo essere un esempio positivo – aggiunge – e portarmi dietro altri imprenditori anche per situazioni come Venezia o Pompei, invece chi ha messo in piedi questa operazione di cabotaggio cittadino non si rende conto di cosa ha fatto”.  

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