A Roma rinasce il Portico Ottavia, via impalcature dopo 14 anni di restauro

Dopo 14 anni torna a splendere il Portico d’Ottavia, luogo simbolo del Ghetto ebraico della Capitale. Dopo essere stato coperto da implacatura romani e turisti possono, nuovamente, ammirare il portico ricostruito da Augusto e dedicato alla sorella Ottavia.

Il quadriportico includeva i templi di Giunone Regina e Giove Statore, due biblioteche, greca e latina, e un grande ambiente per pubbliche riunioni, la Curia Octaviae. Il suo interno si configurava come una sorta di museo all’aperto poiché ospitava una grande quantità di opere d’arte.
Alla cerimonia di restituzione alla città c’erano ila sindaco Virginia Raggi, il sovrintendente ai beni culturali di Roma Claudio Parisi Presicce, il vicesindaco Luca Bergamo e la presidente della Comunità Ebraica Ruth Dureghello.
L’operazione del restauro è stata condotta attraverso un team di archeologi architetti e ingegneri con l’ausilio di alte tecnologie che ha permesso e permetterà anche in futuro un monitoraggio attento dei resti del complesso che nei secoli è stato più volte danneggiato e rimaneggiato.
Per il 2018 è prevista la quarte fase dei lavori di restauro che dureranno alcuni mesi e riguarderanno i muri interni.

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