È stata presentata presso la Sala Altoviti di Palazzo Venezia la 3^ tappa del viaggio in Italia per la valorizzazione dell’arte di Rigoni di Asiago che, dopo il restauro dell’Atrio dei Gesuiti (l’entrata storica del Palazzo di Brera a Milano) del 2015 ed il restauro dell’originale della statua del Todaro (in Palazzo Ducale a Venezia) del 2016/2017, ha promosso il restauro della fontana ‘Venezia sposa il mare’ nel cortile di Palazzo Venezia a Roma.
L’azienda asiaghese ha deciso di associare alle proprie attività l’impegno di corporate social responsibility per la valorizzazione dei beni culturali italiani. Partner di Federbio e di ‘Cambia la terra’, Rigoni di Asiago ha deciso di associare i valori aziendali alla cultura per l’arte dando vita a un Grand Tour dal titolo ‘La Natura nel cuore di…’.
“Credo che oggi il ruolo dell’imprenditore e dell’azienda non debba essere circoscritto alla sola produzione di reddito ma debba essere esteso anche ad altri indicatori come ad esempio la valorizzazione del nostro patrimonio storico-artistico – ha detto Andrea Rigoni, ad di Rigoni di Asiago – Associare l’impegno quotidiano che riversiamo quotidianamente nelle nostre imprese ad attività che hanno l’obiettivo di rispettare e di consegnare alle future generazioni le testimonianze storico-artistiche che hanno fatto dell’Italia il Paese più bello del Mondo, per noi imprenditori è un bellissimo stimolo per migliorarci e per trovare nuove idee.
Sono contento per questa opportunità che ci è stata proposta da Fondaco Italia – continua Rigoni – perché rappresenta la naturale evoluzione di questo viaggio. Anche questa volta, grazie alla collaborazione con il Polo Museale del Lazio, organizzeremo le ‘merende Rigoni di Asiago’ per contribuire a portare le famiglie a scoprire questo spazio immerso in un meraviglioso giardino dove risiedono migliaia di pappagallini verdi”.
Il restauro inizierà entro febbraio e si concluderà a luglio. Per coloro che si recheranno in visita a Palazzo Venezia, grazie ad un cantiere trasparente, sarà possibile vedere all’opera i restauratori della romana Pantone Restauri mentre per tutti coloro che non potranno venire a Roma, grazie a una webcam, avranno comunque la possibilità di ‘monitorare’ i lavori grazie alla piattaforma www.skylinewebcams.com.
“Oggi il rapporto fra pubblico-privato è una condizione necessaria e fondamentale per valorizzare il nostro patrimonio artistico – ha detto Tiziana Coccoluto, Capo di Gabinetto del Mibact – e l’avvio del progetto che presentiamo oggi va in questa direzione. Valore dell’opera d’arte, bellezza del luogo, rispetto dell’ambiente, concretezza dell’intervento sono gli elementi forti su cui poggia questa iniziativa. Sono veramente contenta perché è questo il modo corretto in cui tutte le parti possono trovare reciproco beneficio a partire dai cittadini che potranno ammirare un’opera d’arte ritornare al suo antico splendore”.