Roma, un nuovo percorso per scoprire i tesori nascosti dell’Aventino

Un nuovo percorso per scoprire l’Aventino. La porta lignea di Santa Sabina, la cella di San Domenico trasformata dal Bernini in cappella barocca e il Museo Domenicano nella basilica di Sant'Alessio sono solo alcuni dei tesori che adesso potranno essere ammirati.
“Qua vengono molti turisti, ma non trovano né una bottiglia d'acqua né indicazioni per i percorsi d'arte. Ora poi ancor di più dopo il film di Sorrentino”, ha affermato Manuela Annibale, storica dell'arte che con altre colleghe ha dato vita a Spazio Arte Roma, Associazione culturale che ha messo a punto il nuovo itinerario tra le bellezze del colle più meridionale di Roma.
Il percorso inizia dalla Basilica di Santa Sabina, una delle chiese paleocristiane meglio conservate della città eterna. È il percorso interno la vera novità per i visitatori, infatti, mentre la basilica è aperta a tutti, adesso si può accedere al chiostro e salire nella cella di San Domenico, trasformata in una cappella barocca da Bernini. Si accede poi al Museo Domenicano che custodisce tesori come la scultura attribuita ad Arnolfo di Cambio, la tavola con San Vincenzo Ferrer di Antoniazzo Romano, la Madonna del Rosario del Sassoferrato e alcuni inediti seicenteschi. Uscendo dal Giardino degli aranci, ecco la Basilica di Sant'Alessio. Dietro la facciata ecco pavimenti comateschi e la discesa nella Cripta romanica del 1200, in cui la tradizione vuole siano conservate le reliquie di Tommaso Becket, mentre uscendo ci si arriva nel Giardino del Belvedere, disseminato di reperti.

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