No all'ipotesi avanzata dagli albergatori romani che qualche giorno fa avevano chiesto di sostituire la tassa di soggiorno con un sovrapprezzo sui biglietti dei musei statali. Il sottosegretario ai Beni Culturali Francesco Maria Giro, a margine della presentazione della notte romana per Caravaggio, ha spiegato l'impossibilità di una decisione del genere. Secondo Giro, sono le norme stesse che regolano e garantiscono l'autonomia dei musei e delle aree archeologiche gestite dal ministero e che non permetterebbero un eventuale destinazione alle casse del comune di Roma. "Personalmente, credo che la tassa debba essere pagata dagli albergatori. Oppure potrebbe venire spalmata sui biglietti dell'autobus o aumentando i prezzi dei Musei civici". Dello stesso avviso anche il direttore generale del ministero dei Beni Culturali Mario Resca. "Aumentare tout court i prezzi dei biglietti dei musei significa ancora punire la cultura – spiega -. Sono assolutamente contrario. E' un'ipotesi che mi fa orrore". Piuttosto Resca caldeggia una stagionalizzazione dei prezzi in tutta Italia. "E' una questione che va studiata – dice -. Ma il prezzo del biglietto va analizzato meglio e variato a seconda del tipo, del luogo, dell'evento, della stagione. Ne abbiamo parlato con tutti gli assessori e siamo d'accordo a lavorare insieme per una campagna di valorizzazione del nostro patrimonio".