Chi è Alessandro Onorato, nuovo assessore a Grandi eventi e Turismo di Roma

Un imprenditore, ma anche un giornalista, ma anche un ristoratore. Che ha fatto letteralmente opposizione a destra, a sinistra e ai pentastellati che gridavano «uno vale uno» e «onestà». Non si può dire che non sia un uomo dal carattere e di visioni variopinte e per tutte le stagioni Alessandro Onorato, il nuovo assessore ai Grandi eventi, Sport e Turismo del Comune di Roma, per la giunta del neosindaco Roberto Gualtieri.
Quarantuno anni, laureato in Economia aziendale, Onorato è nato a Ostia. La folgorazione per la politica nel 2006, dopo avere conosciuto Walter Veltroni, allora sindaco al secondo mandato. L’ascesa di Onorato è stata così lenta, ma lineare sul fronte della politica, meno su quella della coerenza, anche se ne fa un vanto. È stato vicepresidente e assessore a Cultura e Turismo dell’Ottavo Municipio dal 2006 al 2008, per diventare poi consigliere comunale, sempre nel 2008, tra le fila dei democratici. Nel 2013 il cambio di passo e di partito, con la candidatura nella lista civica di Alfio Marchini, anche lui imprenditore, che se politicamente non ebbe troppa fortuna, riuscì ad avere i numeri necessari per entrare in Consiglio proprio grazie all’impegno di Onorato, che viene identificato un po’ come una sorta di ras del voto.
Alle sue capacità di magnetizzare consensi deve tanto anche lo stesso ex ministro e neosindaco Roberto Gualtieri, che ha premiato Onorato con un assessorato che lo ha fatto entrare nella stanza dei bottoni anche per ripagare il successo della Lista civica Gualtieri sindaco, che si è affermato grazie alle capacità politiche di Onorato, arrivando al 5,4 per cento e diventando la seconda lista della coalizione, doppiando le liste di estrema sinistra.
Sposato, con due figli, amico del presidente del Coni Giovanni Malagò, Onorato si è guadagnato le stellette dell’assessore sul campo e ha ottenuto una poltrona tra le più ambite da gestire. Le sue prime parole sono state: «Ho fatto opposizione ad Alemanno, a Marino e alla Raggi. Spero che la politica torni a essere una cosa seria». Intanto, per la prima volta, gestirà la “cosa pubblica” da un fronte maggioritario dopo 15 anni di opposizione. Se andrà bene, sarà la dimostrazione che, anche in politica, chi va piano va sano e va lontano.

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