Ebtl: turismo romano gode di buona salute ma Mafia Capitale e Isis frenano crescita

“Sono sovrastimati i dati sui flussi turistici previsti in vista del Giubileo”. A sostenerlo Giancarlo Mulas, presidente dell’Ebtl – Ente bilaterale del turismo del Lazio. “Questo Giubileo – spiega Mulas – si aprirà sotto il segno del decentramento. Il fatto che Sua Santità abbia voluto ampliare la partecipazione dei devoti credenti e non, consentendo di ottenere l’ammenda dei propri peccati persino nella parrocchia vicina, comporta una considerazione pratica: non si dovrebbero registrare grandi affluenze sulla città; perlomeno non nelle misure che di tanto in tanto si leggono sui media”.

Secondo l’Osservatorio Ebtl per il 2015 sono attesi 14 milioni di arrivi che diventeranno poco più di 17 milioni con l’hinterland. Tra le motivazioni che spingono il turista a visitare la capitale, quella religiosa interessa solo il 4% dei turisti, cioè quelli che alloggiano nelle strutture ricettive dove la loro rilevazione è sancita dalle vigenti disposizioni in materia di sicurezza ed ordine pubblico.
Nei primi 8 mesi di quest’anno ammontano a quasi 9 milioni gli arrivi e a 22 milioni le presenze, con tassi di crescita rispettivamente del 4,84% e del 4,32%, sullo stesso periodo del 2014.
Mulas, però, sottolinea la preoccupante frenata delle percentuali di crescita che evidenziano uno scarto di 1,58 punti percentuali per gli arrivi e 1,14 punti percentuali per le presenze rispetto alla crescita in percentuale registrata da gennaio-agosto del 2014 sul 2013 (+6,42% per 8.5 milioni di arrivi e +5,46%  per 21 milioni e 109 mila  presenze).

“La frenata – precisa Mulas – è da attribuire a precisi fattori: il primo legato al terrorismo con le minacce dell’Isis all’Europa e l’attentato a Charlie Hebdo; il secondo alla crisi economica che ha contratto il mercato interno”.

Gli italiani infatti sotto il 40% dell’intero movimento turistico negli arrivi, ad oggi, mentre nel 2014 erano sopra tale livello, e restano fermi al 36% dell’intero movimento turistico nelle presenze sia quest’anno che l’anno precedente. “A questi vanno ad aggiungersi gli episodi di Mafia Capitale, del degrado ambientale, delle disfunzioni dei servizi pubblici: tutti fattori che hanno procurato un grave danno d’immagine a Roma anche sotto la spinta dei media esteri che ne hanno amplificato le negatività”.

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