Roma, aboliti dai menù dei ristoranti pane e coperto

L’assessore all’Impresa: “Un’opportunità di crescita per il turismo”

Eliminati dai menu dei ristornati romani la dicitura “pane e coperto” come previsto dalla legge regionale 21 del 2006. L’obiettivo preciso, dopo aver toccato subito i ristoranti della capitale, è di allargarla a tutte le strutture che ricadono in zone ad alta frequentazione turistica. Ma è subito polemica. Da una parte Nazzareno Sacchi, presidente della Fipe Confcommercio Roma, la Federazione che riunisce i Pubblici Esercizi di Roma e provincia, secondo cui “l’abolizione del coperto resta un provvedimento che penalizza tutti i ristoranti, soprattutto quelli frequentati dai turisti che spesso ordinano un’unica portata spendendo cifre che non consentono di coprire i costi”. Dall’altra l’assessore regionale alla piccola e media impresa, Francesco De Angelis. “L’eliminazione della voce pane e coperto dai menu – sostiene – è una grande opportunità per far crescere il turismo a Roma e nel Lazio. La legge regionale sui pubblici esercizi, concordata con le categorie dei commercianti e con i consumatori, elimina un balzello antipatico, inviso alla clientela, incomprensibile ai turisti stranieri, visto che nelle altre grandi capitali europee non esiste un costo aggiuntivo del genere”.

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