Roma, Buemi chiede a Franceschini di agire contro bagarini

“Il governo dovrebbe intervenire in tempi rapidi per arginare il fenomeno del bagarinaggio davanti al Colosseo e ai principali monumenti della città visto che crea non pochi disagi per il turismo culturale e per l’immagine di Roma”. Ad affermarlo Enrico Buemi, senatore socialista, con un’interrogazione presentata a Palazzo Madama insieme al collega Fausto Guilherme Longo.   

Buemi racconta di come i bagarini acquistino “alla biglietteria un blocco di biglietti e li vendano singolarmente creando gruppi affidati a una guida turistica quasi sempre abusiva. I prezzi variano secondo le leggi di questo particolare mercato: orario, stagione, lunghezza della fila. Così i 12 euro di listino per un biglietto che dà diritto a visitare Colosseo, Foro e Palatino possono diventare 25-50, a volte perfino 60-70. Facile immaginare – aggiunge – che dietro ci siano agenzie, organizzazioni collegate ad alberghi e TO. Del resto Colosseo Foro e Palatino hanno accolto l’anno scorso 5,6 milioni di visitatori e fatturato circa 40 milioni: il doppio di Pompei, tre volte gli Uffizi. Un’Italia parallela che si autogoverna, insomma – sottolinea Buemi – approfittando della confusione delle competenze: il Colosseo ricade sotto la Soprintendenza; le biglietterie sono affidate alla Electa, gruppo Mondadori, che in più ha anche l’esclusiva delle mostre (a pagamento) dentro il Colosseo; il piazzale davanti è territorio comunale sul quale hanno poteri solo sindaco e vigili urbani. Quanto alle guide, è la Provincia che dà i tesserini”.

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