Roma, maxisequestro di GdF ad albergatore: non versava tassa di soggiorno

La Guardia di finanza, su richiesta della Procura di Roma, ha effettuato un sequestro preventivo di quasi 504mila euro nei confronti del titolare di un complesso alberghiero con varie sedi, anche a quattro stelle, nel centro della Capitale per aver intascato per 4 anni la tassa di soggiorno destinata alle casse del comune di Roma.

Nei suoi confronti il procuratore aggiunto Paolo Ielo e il sostituto Maria Letizia Golfieri contestano il reato di peculato, così come stabilito da una sentenza della Corte di Cassazione. Sono circa 40 i fascicoli di indagine avviati nei confronti di altrettanti albergatori o gestori di strutture recettive che non hanno depositato nelle casse dell’amministrazione comunale la tassa di soggiorno. Le indagini sono partite da una segnalazione dal Dipartimento risorse economiche del Comune di Roma.

Inoltre, sempre su richiesta della procura, le Fiamme gialle, eseguendo un provvedimento del gip Alessandra Boffi, hanno proceduto ad un secondo sequestro preventivo di 170 mila euro nei confronti dell’amministratore della società che gestisce una attività recettiva nella zona di via Giulia, nel centro storico di Roma. In questo caso il titolare non ha versato la tassa di soggiorno nelle casse comunali dal 2014 al 2017.

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