Tar respinge richieste Codacons, nessuno stop ad aumento tariffe taxi

Nessuna sospensione cautelare della deliberazione della Giunta Capitolina del 16 luglio 2024 con la quale è stato approvato il nuovo sistema tariffario del servizio taxi di Roma Capitale. L’ha deciso il Tar del Lazio con una ordinanza con la quale ha respinto le richieste fatte dal Codacons. Secondo l’associazione di consumatori, la delibera di aumento delle tariffe “risulterebbe illegittima in quanto viziata da carenza di istruttoria e difetto assoluto di motivazione”, e gli aumenti tariffari si porrebbero “in contrasto col fondamentale diritto degli utenti ‘all’erogazione di servizi pubblici secondo standard di qualità e di efficienza’” sancito dal Codice del Consumo.

Il Tar ha ritenuto che, alla luce di una sommaria decisione propria della fase cautelare, il ricorso, impregiudicata ogni diversa valutazione da effettuarsi in sede di merito, “non sia assistito dal requisito del fumus boni juris, non apparendo le deduzioni svolte da parte ricorrente idonee ad inficiare la deliberazione impugnata, attesa, tra l’altro, la non manifesta irragionevolezza dell’introduzione di un tariffa minima, infatti, rispondente a ‘l’obiettivo di incentivare lo svolgimento delle cosiddette corse brevi che, dalle analisi condotte sui dati di servizio acquisiti da Roma Capitale, registrano un alto tasso di domanda inevasa’”. In più, i giudici hanno anche ritenuto che “non ricorra nemmeno il requisito del periculum in mora, considerato il carattere economico del danno prospettato nonché l’entità minima degli aumenti degli scatti iniziali (pari a 0.5 a corsa) e delle tariffe fisse per i percorsi da e per gli aeroporti (pari a 5,00 euro a corsa)”.

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