Tassa soggiorno: B&B preoccupati, extralusso indifferenti

Non dimuirà flusso ma turisti non saranno contenti di trovarla sul conto

La tassa fino a 10 euro che potrebbe pesare sulle tasche dei turista in visita a Roma sembra non preoccupare gli albergatori di fascia alta di Roma mentre a temere di più sono i proprietari di B&B e hotel di fascia media. "Sono preoccupata – ha detto la proprietaria di un B&B in zona San Pietro – la situazione non è rosea e questa tassa andrà a colpire i più piccoli che, come al solito, ne faranno le spese. Non era proprio il momento di ricevere questa notizia, soprattutto dopo i problemi che abbiamo avuto con la nube del vulcano islandese: due settimane di prenotazioni cancellate". Lamentele anche da altri alberghi a prezzi contenuti, ovvero i tre stelle, che rappresentano una fetta importante della ricettività romana e che – dicono in molti – "temono di perdere clienti". Una 'tassa antipatica' per Stefano Gegnacorsi, direttore di uno degli alberghi di lusso di Roma, l'Hotel de Russie, che ha aggiunto: "Sicuramente non c'è da dare un commento positivo. Era una tassa esistente tanti anni fa che non credo andrà a diminuire il traffico di turismo al nostro livello ma inciderà pesantemente su alberghi di livello medio. I turisti non saranno contenti di trovarla sul conto".

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