Come ogni anno il ‘Romaeuropa Festival’ ospita, nelle sale e nelle zone più suggestive della città, una selezione di spettacoli internazionali di teatro, musica, danza, arti visive, oltre alla sezione ‘Kids + Family’dedicata alle giovani generazioni. Un itinerario turistico e culturale che si snoda dal 17 settembre al 24 novembre, attraverso 126 eventi, con la partecipazione di 377 artisti provenienti da 27 paesi.
Nel quadrante nord, nell’ansa del Tevere che lambisce il quartiere Flaminio e il Villaggio Olimpico, a poche centinaia di metri di distanza l’uno dall’altro, separate dal Palazzetto dello Sport e dallo Stadio Flaminio, si stagliano due gioielli architettonici di Roma, i complessi monumentali dell’Auditorium Parco della Musica e del MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo. Nelle quattro sale principali disegnate da Renzo Piano si svolgeranno numerosi spettacoli del Romaeuropa, compresa l’inaugurazione e la grande serata finale, mentre la struttura progettata da Zaha Hadid sarà la sede di diverse iniziative ed eventi social del Festival. A pochi passi da Maxxi, anche al Teatro Olimpico, che affaccia sullo slanciato Ponte della Musica, andranno in scena diversi spettacoli nel corso della rassegna.
In pieno centro storico, affacciati sugli scenari di Trinità dei Monti e di Largo Argentina, l’Accademia di Francia – Villa Medici e il Teatro Argentina ospiteranno alcuni degli eventi più prestigiosi in programma. A poca distanza dalla sede del Teatro di Roma, nella Sala Santa Rita, autentico gioiellino barocco utilizzato come spazio polifunzionale, andrà in scena, per tutta la durata del Festival, una delle installazioni più attese.
A Sudovest, in zone limitrofe, culturalmente evolute e caratterizzate da una massiccia frequentazione serale di ragazzi, il Vascello a Monteverde e il Vittoria a Testaccio, edificati nella prima metà del secolo scorso, hanno contribuito coraggiosamente nel corso dei decenni a rivitalizzare la scena teatrale romana. A questi due spazi sono affidati alcuni degli spettacoli più ‘di tendenza’ del Romaeuropa.
Ancora più a Sud, due esempi di riqualificazione urbanistica, il Mattatoio a Testaccio e il Teatro India in zona Marconi, consentono, all’interno del festival, di ambientare spettacoli sperimentali, ma anche rassegne di teatro, danza, arti visive ed eventi per ragazzi, immersi nella realtà fantasmatica dell’archeologia industriale.