A Fiumicino taxi in sciopero contro Ncc di fuori Roma

E' durato sei ore il caos taxi ieri all'aeroporto di Fiumicino. I tassisti aderenti a ben sette sigle sindacali (Uil Trasporti, Fit Cisl Taxi, Unica Cgil, Ugl Taxi, Federtaxi Cisal, Ati Taxi e Mit Taxi) hanno incrociato le braccia per protestare contro l'abusivismo dei cosiddetti Ncc, ovvero i noleggiatori con conducente che hanno preso la licenza fuori Roma e stando alla legge non potrebbero lavorare fuori dal loro comune di appartenenza. I rappresentanti sindacali dei tassisti chiedono il ripristino della legalità rivolgendosi soprattutto al Comune di Roma, al Comune di Fiumicino e ad Aeroporti di Roma (Adr) perché vigilino per contrastare "ogni forma di abusivismo".   
Ovviamente nella zona "arrivi" dello scalo romano non sono mancati i disagi per gli utenti, sia italiani sia stranieri che hanno affollato soprattutto i treni. Un presidio di tassisti aderenti allo sciopero, con indosso pettorine colorate, avvisava i passeggeri in arrivo e suggeriva l'uso di mezzi alternativi come pullman e treno. I tassisti, come previsto dalla legge che regolamenta il diritto allo sciopero, hanno però garantito le prestazioni del trasporto sociale per anziani, portatori di handicap e malati.
Intanto, però, sindacati e associazioni di categoria hanno già annunciato che la protesta non si fermerà: il prossimo appuntamento è un sit-in di protesta per il 20 marzo, alle 9 a Roma, in piazza Madonna di Loreto, a pochi passi da piazza Venezia.  

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