Al Convention Center La Nuvola sono stati presentati i risultati di FUTOUROMA, percorso partecipato e condiviso per la definizione del nuovo Piano Strategico del Turismo per Roma 2019 > 2025, che nasce dalla volontà di governare e gestire il fenomeno turistico, definendo quali sono le attività che ciascun soggetto, pubblico o privato, deve fare.
Partita a giugno di quest’anno con il ‘Town Meeting’ l’elaborazione del piano pone come prioritaria, per la prima volta per Roma Capitale, la definizione condivisa di strategie per consolidare la posizione della città tra le prime 3 destinazioni europee e tra le prime 15 a livello mondiale.
“Con FUTOUROMA noi rilanciamo il presente e il futuro di Roma riscrivendo una storia insieme a tutti gli operatori del settore turistico, agli imprenditori romani e alle università. Iniziamo a fare sistema perché per rilanciare Roma servono le energie di tutti. FUTOUROMA è il frutto della volontà di condividere con tutta la filiera esigenze e proposte, affinché città e cittadini possano realmente beneficiare dell’indotto che proviene da un turismo sostenibile ma soprattutto di qualità”, ha detto la sindaca Virginia Raggi.
“Tre le azioni già preventivate e confermate dagli esiti di FUTOUROMA da concretizzare immediatamente: la creazione di un marchio Made in Roma a garanzia della qualità dell’offerta, l’istituzione di una task force di Polizia Turistica, interamente dedicata alla tutela di legalità di settore e sicurezza del visitatore, e la creazione di una Destination Management Organisation (D.M.O.) per la cooperazione di tutti gli stakeholder di settore. Roma lavora per Roma: la filiera professionale, istituzionale, accademica ha collaborato per delineare la profilazione di un turismo sostenibile e di qualità, di cui possano beneficiare tutti a 360°. Il nostro ringraziamento va a tutti loro”, ha aggiunto Carlo Cafarotti, assessore allo Sviluppo economico, Turismo e Lavoro di Roma Capitale.
Il Piano muove dalla necessità di adeguare l’offerta turistica della Capitale a standard qualitativi più elevati, per evitare l’overtourism, generare redditività in modo sostenibile, assicurare la sostenibilità del patrimonio materiale e immateriale cittadino, conciliare le esigenze di visitatori e residenti, incrementare la percezione di Roma nel mondo non solo come città d’arte, ma come metropoli viva, innovativa e creativa, che ispira e genera emozioni.
Da queste premesse, sono stati declinati i punti chiave da sviluppare con azioni e programmi:
Attrattività – Accessibilità – Competitività – Gestione ed innovazione – Sostenibilità ed inclusione – Accoglienza ed ospitalità – Intelligence e data – Sensibilizzazione – Governance e finanziamento – Formazione e professionalizzazione.
Tra le azioni in programma, il varo del Bollino ‘Made in Roma’ che certificherà la qualità dell’offerta delle attività ricettive e ristorative, ma anche dell’accoglienza turistica in generale, l’istituzione di una task force di Polizia turistica per contrastare il fenomeno della ricettività illegale e la costituzione di una Destination Management Organisation (D.M.O.), un braccio operativo a partecipazione mista pubblico-privata, per la cooperazione di tutti gli stakeholder di settore.
Il Piano Strategico del Turismo per Roma 2019 > 2025 è la risultante di un lungo lavoro iniziato con l’analisi dello stato dell’arte. Attraverso la regia dell’Assessorato allo Sviluppo economico, Turismo e Lavoro di Roma Capitale e l’organizzazione di Zétema Progetto Cultura, gli attori hanno elaborato strategie di intervento ispirate da un modello capace di rendere Roma la destinazione turistica internazionale di maggior appeal. I mercati esteri, che hanno fatto registrare il 70% di tasso di internazionalizzazione sono una priorità, così come la commercializzazione attraverso i modelli di Convention Bureau.
Gli obiettivi strategici che la redazione del piano ha individuato si articolano su due direttrici: il Management e il Marketing della destinazione. Tradotto, significa mantenere l’attrattività della destinazione, migliorare la fruizione turistica nello spazio e nel tempo, incrementare la qualità dell’esperienza dei suoi visitatori e la qualità della vita dei residenti e posizionare Roma come leader del turismo urbano.
L’Attrattività rappresenta la chiave di maggiore appeal: Roma è percepita nel mondo come la città d’arte per eccellenza, ma ha ancora molte attrattive per essere riconosciuta da un mercato che vada oltre la destinazione culturale. La costruzione di eventi unici e il potenziamento dei servizi legati al turismo urbano sfaranno da attrattori per un’offerta sempre più completa.
Altro asse importante è quello dell’Accessibilità: la promozione della mobilità sostenibile, l’implementazione della segnaletica turistica multilingue e il potenziamento della rete di trasporto urbano, sono tre priorità sulle quali si muoverà il piano strategico.
L’incremento degli investimenti, e il coordinamento del tessuto imprenditoriale di settore, di concerto con Roma Capitale, sarà un’altra key fondamentale da connettere alla promozione e alle strategie di marketing presenti nel piano.
L’implementazione del sito web, turismoroma.it, e il rilascio dell’applicazione mobile Discover Roma/Cosa fare a Roma, rappresenteranno un valido compendio ai programmi Welcome to Rome (accoglienza mirata per congressisti) e Roma Pass il cui potenziamento è un obiettivo primario del piano.
La riorganizzazione della rete dei punti informativi, gli itinerari tematici via QR Code/beacons, i sistemi digitali Web/Informazione turistica, Thanks for visiting Roma e Roma Concierge, ovvero il sistema accoglienza attraverso WhatsApp, chiudono infine il quadro degli strumenti previsti.
L’adozione di strumenti digitali inoltre, garantisce in termini di intelligence data, un flusso costante di dati. Comune e operatori, mediante la istituzione di un Osservatorio Turistico, potranno assumere decisioni strategiche grazie al monitoraggio della Destination Reputation, dei flussi online e dell’indice di soddisfazione.
Sensibilizzazione: l’obiettivo è quello di migliorare l’esperienza del visitatore e fare in modo che i locals siano una parte fondamentale dell’esperienza turistica. I programmi coinvolgeranno tassisti, polizia locale e ATAC, come i programmi di accoglienza multiculturale coinvolgerà gli operatori turistici.
La Governance sarà dotata di strumenti operativi per rafforzare la collaborazione fra stakeholder pubblici e privati, di normative comunali e di un Tavolo Comune-settore turistico che avrà come prerogativa la formazione professionale di tutto il sistema turismo.